Quando arrivarono sul mercato le cuffie/auricolari a conduzione ossea i non addetti ai lavori provarono un misto di incredulità, circa la modalità del funzionamento, e di sensazione dell'essere giunti all'essere umano interfacciato ai dispositivi tech.
Non era in realtà nulla di sorprendente essendo una tecnologia progettata pensando alla fisiologia dell'apparato uditivo, in particolare quella della parte interna dell'orecchio che si trova oltre la membrana timpanica e i tre ossicini (martello, incudine e staffa). La tecnologia nasce infatti per cercare un rimedio ai casi di sordità dovuti ad una alterata o assente conversione del segnale esterno (il suono cioè la variazione pressoria nell'aria che si accompagna ad una onda sonora) in uno interno (vibrazione del liquido all'interno della coclea grazie al battito degli ossicini) che viene infine "letto" dalle cellule ciliate e convogliato al nervo ottico.
Ogni intervallo di frequenze sonore è letto in una particolare area della coclea (la cosiddetta codifica tonotopica), il che spiega per quale motivo la sordità possa anche riguardare solo certe frequenze.
Poiché le ossa sono un buon conduttore di vibrazioni, l'idea che portò alla realizzazione di apparecchi acustici prima e di auricolari cranici poi fu usare la conduzione ossea come modo per superare gli ostacoli che si frapponevano alla trasformazione del segnale nell'orecchio medio.
E' implicito che tale tecnologia funziona solo se la componente cocleare e nervosa sono integre, cioè in grado di assorbire le vibrazioni nel liquido cocleare e di veicolarle poi al nervo uditivo.
Nel caso degli apparecchi uditivi si inserisce nell'osso un mini trasduttore del segnale. Il suono esterno viene convertito in vibrazione che attraverso l'osso si propaga fino alla coclea. |
Una novità recente è quella dell'auricolare che si posiziona in bocca, anzi sui denti molari per essere precisi; da qui il nome Molar Mic.
Si tratta di uno strumento pensato per rendere più semplici (e comprensibili) le comunicazioni in condizioni estreme come durante i lanci con paracadute, sott'acqua o in condizioni climatiche fortemente avverse dove ad esempio bisogna indossare maschere protettive.
In sintesi si tratta di dispositivo wireless che una volta agganciato ai molari posteriori funge sia da microfono che da auricolare a conduzione ossea. Chi lo ha testato afferma che la comunicazione risulta perfetta e priva di interferenze o di rumori di fondi anche se quando ci si trova vicini al motore di un aereo.
Il dispositivo agganciano sui molari (credit: Sonitus Technologies) |
(credit: Sonitus Technologies ) |
Il prodotto, sviluppato dalla start up americana Sonitus Technologies, ha ricevuto l'approvazione della FDA. Il personale militare dell'aviazione USA sarà tra i primi a testare sul campo la sua efficienza nelle condizioni più varie.
Fonti
-Efficacy and safety of an in-the-mouth bone conduction device for single-sided deafness.
Murray M. et al. Otol Neurotol. 2011 Apr;32(3):437-43
- SoundBite™ Hearing System Receives FDA Clearance for Treatment of Single Sided Deafness
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Per chi volesse provare delle cuffie a conduzione ossea classiche, la migliore a livello di recensioni è questa. Come costo siamo nella media delle cuffie. Sarà come avere 4 orecchie e bisogna abituarsi e giocare un po' nel loro posizionamento fino a trovare il miglior confort. AfterShokz Trekz Titanium. Per ogni informazione tecnica vi rimando al sito del venditore --> Amazon |
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